La ditta Jemina produce orologi e programmatori elettronici da torre ad alimentazione elettrica e solare, ricevitori, carillon per campane, telebattenti per interno e esterno campana, quadranti, automazioni campane a partire da diametro cm24 con ceppi motorizzati o tradizionali. Progetta e installa incastellature normali e antivibrazioni, fornisce campane singole, da concerto e da carillon a profilo leggero, normale e pesante. Inoltre offre consulenze e manodopera specializzata per il restauro di orologi monumentali e lunari antichi.
La data di fondazione provata della “manifattura orologi pubblici Jemina” è il 1780 anche se si potrebbe presumere che la nascita sia addirittura precedente.
La vicinanza di Mondovì, sede della ditta dalle origini, alla Francia ha consentito il confronto con la migliore scuola di orologeria monumentale allora esistente. Per questo alcuni rappresentanti della manifattura, furono inviati all’esposizione universale di Parigi del 1867 a spese del comune di Mondovì. Nata inizialmente per fabbricare e installare orologi monumentali l’azienda si è costantemente adeguata alle richieste di mercato continuando a mantenere l’antico sistema di lavoro fatto di cura dei particolari e rispetto della tradizione. Ancora oggi gli artigiani della ditta sono in grado di riparare e restaurare i preziosi e unici meccanismi di orologi monumentali e lunari.
Jemina orologi è anche ricordata nel fondamentale testo per la storia degli orologi “Dizionario degli orologiai italiani” del prof. Enrico Morpurgo pubblicato nel 1970. Inoltre è consulenti "Parco del tempo" della città di Mondovì ed è accreditata dalla Soprintendenza Beni Artistici e Architettonici.
Un orologio Jemina di Orvieto è stato oggetto di studi presso l'università di Bielefeld in Germania.